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#news #ilfattoquotiano.it
Si chiama Bluebonnet Learning, ed è ispirata al fiore simbolo del Texas. Un termine scelto per evocare un senso di appartenenza, identità locale e orgoglio statale. Si tratta di una serie di insegnamenti didattici che il board delle scuole dello stato del Texas ha approvato in via preliminare, e che prevede l’adozione di riferimenti biblici inclusi nel programma delle lezioni, dalla materna fino alla fine delle elementari. Il via libera definitivo è atteso per il 22 novembre. A proporla sono stati i repubblicani, partito di Donald Trump, che nel secondo stato più popoloso degli States vogliono riportare la religione cristiana nelle aule scolastiche.
Se adottato il curriculum introdurrebbe l’insegnamento di contenuti evangelici come la Regola d’Oro (Golden Rule) della parabola del Buon Samaritano – “Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te” – e altre lezioni tratte dai libri della Bibbia. Un insegnamento nell’ambito della storia dell’arte esplorerebbe la figura di Gesù nelle varie rappresentazioni dell’Ultima Cena. L’adozione del curriculum sarebbe opzionale per le scuole, che però riceverebbero finanziamenti aggiuntivi a partire da 60 dollari ad allievo nel caso in cui decidessero di adottarlo.
Otto membri del board su 15 si sono pronunciati a favore dell’adozione. In linea con il parere di molti esperti legali, l‘American Federation of Teachers (il secondo sindacato degli insegnanti negli Usa) si è schierata contro invocando “la separazione di Chiesa e Stato prevista dal Primo Emendamento“. Il Texas non è il solo stato che punta a introdurre la Bibbia nelle classi. In Louisiana solo pochi giorni fa un giudice ha bloccato una legge statale che richiedeva l’affissione di un poster con i dieci comandamenti in tutte le classi, mentre in Oklahoma il provveditore Ryan Walters ha annunciato qualche mese fa che tutte le scuole dovevano introdurre l’insegnamento della Bibbia. Uno degli aspiranti al posto di Segretario all’Istruzione prima della nomina della manager della World Wrestling Entertainment Linda McMahon, Walters, aveva chiesto alle scuole di proiettare un video che lo immortalava in preghiera per il presidente eletto Trump.
L'articolo Texas, la Bibbia insegnata fin dalla scuola materna: la nuova didattica voluta dai repubblicani di Trump proviene da Il Fatto Quotidiano.
Ivan Provedel, portiere della Lazio, ha sporto denuncia contro l’ex compagna Giuditta Capecchi, accusandola di impedirgli di vedere il loro figlio di tre anni. Secondo la denuncia del giocatore, resa nota da Repubblica, non sono stati rispettati “gli accordi sulla gestione del tempo con il bambino, ostacolando la possibilità del calciatore di mantenere un legame con il figlioâ€. Dopo il caso degli ultimi giorni riguardante l’ex coppia Totti-Blasi, ecco un’altra vicenda che riguarda il rapporto tra un calciatore e il proprio figlio.
La denuncia, presentata presso la Procura di Roma, è molto complessa e piena di dettagli per descrivere le difficoltà che Provedel racconta di aver riscontrato nel vedere il figlio. Gli inquirenti sono all’opera per analizzare il caso Capecchi, per il momento, non è stata sentita dai pm e non risultano memorie difensive della donna. Resta da chiarire se Provedel e Capecchi avessero stabilito un accordo formale sul tempo da trascorrere col figlio.
“L’affermazione non solo è falsa, ma anche calunniosa – ha affermato l’avvocato della donna- La signora Capecchi non ha mai ostacolato la frequentazione e visita da parte del padre e anzi ne ha sempre favorito gli incontri. Di contro, la signora Capecchi ha più volte richiamato ai propri doveri genitoriali il padre”. Capecchi, pertanto, “comunica infine di tutelare le proprie ragioni e diritti, nonché quelli del proprio figlio, in tutte le sedi giudiziarie”.
L'articolo Provedel denuncia l’ex compagna: “Non posso vedere mio figlio”. L’avvocato della donna: “Affermazione falsa e calunniosa” proviene da Il Fatto Quotidiano.
La soglia dei 100mila dollari si avvicina per un bitcoin che continua a salire, spinto dall’effetto Trump. Il presidente eletto ha annunciato una legislazione di favore e la volontà di fare gli Usa l’hub delle criptovalute, oltre all’intenzione di costituir una riserva strategica di bitcoin. Dal giorno delle elezioni il bitcoin è salito di quasi il 50% passando dai 68mila agli attuali 97.500 dollari. Oggi le quotazioni sono in rialzo di un altro 3%.
Nei giorni scorsi, inoltre, l’hedge fund MicroStrategy ha annunciato che aumenterà del 50% la vendita di obbligazioni per finanziare ulteriori acquisti della criptovaluta, per un ammontare record di 4,6 miliardi. In scia alla principale criptovaluta si muovono anche Ether (+1,9%)e Dogecoin (+2%).
Comprare bitcoin o ether, “equivale a comprare una fiche al casinò, non ad avere una banconota” perché si tratta di attivi che non possono definirsi nemmeno “criptovalute”, ha avvertito ieri la vice direttrice generale ella Banca d’Italia Chiara Scotti nel suo discorso all’Università di Firenze. “Non sono emesse o garantite da un soggetto chiaramente identificabile; esse vengono create da un software seguendo degli algoritmi e servono a far funzionare le reti decentralizzate” a differenza delle cosiddette stablecoin emesse da soggetti vigilati (banche e Imel) o quelle legate a un paniere di valute o ad altre attività , previsti dalle normative europee”, ha aggiunto.
L'articolo Continua l’effetto Trump, il bitcoin mette nel mirino quota 100mila dollari proviene da Il Fatto Quotidiano.
Un po’ emozionato e incredulo come un bambino. Vasco Rossi, che si trova come sempre in questo periodo dell’anno a Los Angeles nel suo buen retiro, con una sua amica ha voluto provare il robotaxi elettrico a guida autonoma. “Questo è il futuro – esclama il rocker -, guida anche meglio di me”. L’unica pecca a quanto pare è la playlist musicale, non proprio gradevole e degna di un film horror. L’amica dell’artista ha voluto esprimere il suo disappunto e Vasco ha confermato. I due sono arrivati serenamente a destinazione all’Hurt Caffè e il cantautore ha salutato con affetto il tassista assente, “il mio amico immaginarioâ€.
L'articolo “Questo è il futuro, guida meglio di me. Ma la musica che si ascolta è inquietante”: Vasco Rossi fa il suo debutto su un robotaxi – IL VIDEO proviene da Il Fatto Quotidiano.
Hanno perso il controllo del parapendio durante un volo tandem, schiantandosi contro un’impalcatura. Un incidente che è avvenuto a Milazzo, in provincia di Messina, e che ha coinvolto padre e figlia. Lui, 57 anni, è morto poco dopo il trasporto in ospedale, mentre la ragazza, 30 anni, gravemente ferita, è stata trasferita d’urgenza in elisoccorso al Policlinico di Messina. Secondo le prime informazioni, la donna avrebbe subito l’amputazione di un piede, tranciato da un pezzo dell’impalcatura contro cui il parapendio si è fermato. L’incidente è avvenuto intorno alle 14 di mercoledì 20 novembre nei pressi dell’area dove un tempo sorgeva la discoteca “Le Cupoleâ€. Le cause dell’incidente sono ancora da chiarire. Si ipotizza che il forte vento possa aver compromesso il controllo del parapendio, trascinando i due contro la struttura metallica. Sul posto sono intervenuti i vigili con un’autopompa serbatoio e un pick-up attrezzato, prestando i primi soccorsi e garantendo l’assistenza antincendio per l’atterraggio e il decollo dell’elisoccorso. Le indagini sono in corso e gli investigatori stanno raccogliendo le testimonianze della comitiva che accompagnavano le vittime per ricostruire la dinamica dell’incidente.
L'articolo Si schiantano con il parapendio a Milazzo: il padre è morto, amputato un piede alla figlia proviene da Il Fatto Quotidiano.
Il Volta a Milano, il Righi a Roma, il Leonardo da Vinci a Jesi, il De Gasperi di Borgo Valsugana, il Fermi di Padova e il Marie Curie di Savignano sul Rubicone: sono solo alcuni degli istituti che si distinguono nel nuovo rapporto Eduscopio 2024, che stila la classifica delle migliori scuole superiori d’Italia. La piattaforma digitale della Fondazione Agnelli, giunta alla sua undicesima edizione, è da oggi online e offre uno strumento prezioso per orientare famiglie e studenti nella scelta del percorso scolastico dopo le medie.
A Milano, sul fronte dei licei classici, quest’anno è sul podio il paritario Sacro Cuore, seguito dal Berchet. Per quanto riguarda i licei scientifici, i primi tre sono l’Alessandro Volta, Leonardo da Vinci e il Sacro Cuore. A Roma, il liceo Classico Visconti si conferma primo in classifica, per lo scientifico medaglia d’oro al Righi, mentre per il linguistico in vetta al podio c’è l’Amaldi del quartiere Tor Bella Monaca. A Torino, al primo posto per i licei classici, il Gioberti, seguito dal Cavour. A Napoli, guida la classifica dei licei classici il Convitto Vittorio Emanuele II, seguito dal Sannazaro. Terzo l’Umberto I, confermando i dati dello scorso anno. Per quanto riguarda gli scientifici, il convitto Vittorio Emanuele II è confermato in prima posizione, seguito dal Mercalli e dal Labriola
Il progetto, coordinato da Martino Bernardi, analizza i dati di 1.347.000 diplomati provenienti da 8.150 indirizzi scolastici, suddivisi per tipo di istituto e area geografica. “Anche quest’anno la nostra piattaforma, completamente gratuita, offre una grande mole di informazioni e dati, insieme a strumenti semplici da usare”, ha spiegato Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli, al corriere della sera.
Oltre a orientare le famiglie, Eduscopio restituisce una fotografia dello stato del sistema educativo e dei suoi esiti nel post-pandemia. “I dati confermano come la pandemia abbia avuto effetti negativi per gli esiti universitari dei diplomati, con una preoccupante crescita della percentuale di chi non ha dato esami al primo anno. Più confortanti i dati sull’occupazione, ritornati per i diplomati del 2021 nei tecnici e professionali a livelli pre-Covid”, ha aggiunto Gavosto.
L'articolo Dal liceo Volta a Milano al Sannazzaro di Napoli: la classifica delle migliori scuole superiori d’Italia proviene da Il Fatto Quotidiano.
L'”allarme aereo su larga scala” è scattato poco dopo le 5 del mattino, quando si è saputo del decollo in Russia dei caccia MiG-31K. Poi l’aeronautica militare di Kiev ha dato l’annuncio: Mosca ha lanciato un missile balistico intercontinentale (ICBM) dalla regione meridionale di Astrakhan contro l’Ucraina. Se la notizia fosse confermata, sarebbe la prima volta che la Russia utilizza un missile così potente e a lungo raggio durante la guerra. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, si è rifiutato di commentare: “Vi consiglio di rivolgervi alla Difesa – risposto a una domanda dei giornalisti -, non ho nulla da dire in questo momento sull’argomento”.
I comandi militari ucraini hanno reso noto che i russi hanno lanciato un missile aero-balistico Kh-47M2 “Kinzhal” da un aereo da caccia MiG-31K dalla regione di Tambov. Il missile ha una gittata di migliaia di chilometri e può portare sia testate convenzionali che nucleari. Inoltre i bombardieri strategici Tu-95MS della regione di Volgograd hanno lanciato sette missili da crociera Kh-101. Sei di questi sono stati distrutti dalle difese antiaeree. Per gli altri “non ci sono state conseguenze significative”. L’attacco ha preso di mira aziende e infrastrutture nella città centro-orientale di Dnipro, dove “sono stati danneggiati una struttura industriale e un centro di riabilitazione per persone con disabilità ”.
Sul fronte opposto nelle ultime 24 ore i sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto due missili da crociera Storm Shadow di fabbricazione britannica lanciati dall’Ucraina. “I sistemi di difesa aerea hanno abbattuto 2 missili da crociera Storm Shadow di fabbricazione britannica, 6 missili Himars di fabbricazione statunitense e 67 veicoli aerei senza pilota di tipo aereo”, ha reso noto il ministero della Difesa. L’uso degli Storm Shadow nel territorio della Russia rappresenta “una nuova escalation“, ha commentato Peskov. L’amministrazione uscente americana di Joe Biden “continua a gettare benzina sul fuoco“, ha aggiunto il portavoce del Cremlino.
“Non possiamo perdere decine di migliaia di persone per il bene della Crimea, capiamo che la Crimea può essere riportata indietro diplomaticamente”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelenksy in un’intervista a Fox News. “Non possiamo riconoscere legalmente alcun territorio occupato dell’Ucraina come russo”, ha aggiunto Zelensky, “si tratta di quei territori occupati da Putin prima dell’invasione su larga scala, dal 2014”.
L'articolo Ucraina: “La Russia ha lanciato un missile balistico intercontinentale Kinzhal”. Mosca: “Biden continua a gettare benzina sul fuoco” proviene da Il Fatto Quotidiano.
E’ il Monte Rosa il grande protagonista di Fiore Mio, film documentario scritto e diretto da Paolo Cognetti che uscirà al cinema solo il 25-26-27 novembre come evento cinematografico. Uno sconfinato omaggio alla montagna del cuore da parte dell’autore del romanzo Le otto montagne, diventato un successo internazionale anche sul grande schermo nel film firmato da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch.
All’anteprima stampa milanese Cognetti svela il suo viaggio intimo e introspettivo, composto da immagini e testimonianze. Un percorso che lo porta fino a 3600 metri in compagni di Laki, il suo cane fedele e inseparabile che lo accompagna da 12 anni e da cui racconta aver imparato il silenzio, la semplicità e l’onestà . Un viaggio che lo conduce a toccare tre rifugi, dove incontra amici che descrivono le loro scelte di vita. Remigio, Arturo, Corinne, Mia e Seta. Ognuno ha in comune qualcosa da raccontare legata all’amore per il Monte Rosa.
A proposito. La gente pensa che il Monte Rosa si chiami così per via del colore che le vette assumono al tramonto. In realtà il nome deriva dal latino “rosia”, che significa ghiacciaio. Questa storia ha divertito molto l’autore che all’inizio del film, conversando con uno dei protagonisti, ironizza bonariamente su quello che dice la gente comune.
Si definisce un milanese innamorato della montagna. “A Milano sono nato e ci sto benissimo, sfatiamo il mito che vivo in montagna – ci spiega – in realtà ho provato a fare il montanaro e trascorro solo alcuni periodi dell’anno ad alta quota”.
In questa città si è pure diplomato alla Civica Scuola di Cinema, anche se successivamente ha preferito la strada della scrittura, più semplice e meno complicata. Si può cominciare a scrivere senza grandi finanziamenti, il succo del suo ragionamento. Il successo de Le otto montagne lo ha però spronato ad aggiungere un nuovo capitolo a questa esperienza e così è nata l’idea del film-documentario. Stavolta puntando tutto sulle proprie forze, sulla propria creatività e sull’aiuto di amici fidati, a cominciare da Ruben Impens che ha curato la fotografia del film e Vasco Brondi, autore delle musiche originali tra cui l’intensa Ascoltare gli alberi in chiusura del film.
Presentato con successo nell’ultima edizione del Locarno Film Festival il 6 agosto scorso, sarà distribuito da Nexo Studios in 210 sale italiane oltre a numerosi paese europei e in tutto il mondo.
“Questo non è un film su come salvare le montagne – sottolinea lo stesso Cognetti – questo è un film su come le montagne potrebbero salvare noi“.
L'articolo Fiore Mio, il nuovo docufilm di Paolo Cognetti è un omaggio sconfinato al Monte Rosa proviene da Il Fatto Quotidiano.
Nonostante l’appello degli avvocati di Puff Daddy di non far uscire più interviste o video inerenti ai “Freak Offâ€, i festini a base di sesso e alcol dell’artista, emergono ulteriori dettagli. Il Daily Mail è riuscito ad ottenere le immagini di uno di questi festini e in particolare il party di compleanno del 3 maggio 2014 del rapper Meek Mill. Dai frame del video si vedono ballerine con delle maschere e una donna nuda utilizzata come piatto per il sushi.
Il magnate dell’hip hop non aveva badato a spese e aveva preso in affitto un villone a Las Vegas per 25mila dollari. Quali fossero i rapporti tra Mill e Daddy è poco chiaro. Bisognerebbe risalire alla denuncia del produttore Rodney Jones per violenza sessuale. Tra le carte processuali l’accusa avrebbe sottolineato il fatto che Daddy all’epoca aveva un flirt con “un rapper di Philadelphia, fidanzato con Nicki Minajâ€. L’identikit corrisponde proprio con quello di Meek Mill.
Il gestore della struttura ha commentato lo stato in cui versava la villa, dopo il festino: “Quando sono entrato pensavo ci fosse zucchero a velo ovunque (erano 15 grammi di droga, ndr). Le camere da letto erano disgustose, c’erano bottiglie rotte di alcool, preservativi usati, sangue sulle lenzuola, polvere, centinaia di lamette da barba, lubrificante sulle cassettiere e sui pavimenti di marmo Ho trovato mutandine, reggiseni e perfino due iPhone tra i cespugli dietro la pista da bowlingâ€.
Prima di affittare la location “hanno chiesto che tutte le serrature delle porte interne delle camere da letto fossero nuove e imposto che lo staff assistesse all’installazione. E le chiavi dovevano essere consegnate direttamente al signor Combs e a nessun altro. Lui era perennemente ubriaco. Aveva firmato una polizza assicurativa per coprire la villa, il suo contenuto e qualsiasi perdita di vite umaneâ€.
“HO PERSO I SENSI, MI HA DROGATO E AGGREDITO SESSUALMENTE†– Fioccano intanto altre denunce contro Daddy. Come riporta People, un uomo, che all’epoca dei fatti aveva 39 anni, afferma di essere stato drogato e aggredito sessualmente. Il tutto sarebbe accaduto durante una festa in una casa a New York City nel 2022. Il querelante afferma nella denuncia di aver partecipato alla festa con degli amici e di aver ricevuto un drink che lo ha disorientato e gli ha fatto perdere il controllo del corpo. Poi è svenuto. Dopo aver ripreso conoscenza, l’uomo afferma di essersi trovato in una “camera da letto buia con pareti nere, su un letto con lenzuola nere”, secondo la denuncia. Il querelante afferma di aver poi realizzato che Combs “era sopra di lui, che lo sodomizzava”. L’uomo afferma di aver poi respinto il magnate della musica ed essere fuggito in un bagno prima di lasciare la festa.
Le ultime denunce includono un altro uomo che sostiene che Combs lo abbia violentato a Miami nel 2022 e una donna di 18 anni che sostiene di essere stata drogata e costretta a praticare sesso orale a Combs e ad altri uomini nel 2001, mentre il magnate le spruzzava addosso champagne. Un’altra denuncia, scritta a mano, e presentata il 19 novembre è stata spedita da un detenuto che sta scontando una pena detentiva per omicidio colposo a New York. L’uomo afferma di essere stato minorenne nel 2018 quando sarebbe stato drogato dalla madre e violentato da Combs. Gli avvocati di Puff Daddy, come sempre, respingono tutte le accuse.
L'articolo “Bottiglie rotte, preservativi usati, sangue sulle lenzuola e polvere bianca ovunque”: ecco cosa ha visto un testimone dopo il party di Puff Daddy proviene da Il Fatto Quotidiano.
La Camera ha approvato la proposta di legge, a prima firma della deputata Michela Vittoria Brambilla del gruppo Noi Moderati, che introduce modifiche al Codice penale e al Codice di procedura penale in materia di reati contro gli animali. Il testo, che ora passa all’esame del Senato, prevede un inasprimento delle pene e nuove disposizioni per la tutela degli animali. Il provvedimento, che si articola in 14 articoli, aumentale pene pecuniarie per chi organizza spettacoli e manifestazioni con sevizie e strazio per gli animali (544-quater): aumenta significativamente la multa da 5 mila a 15 mila euro nel minimo, da 15 mila a 30 mila nel massimo. Aumentano le pene per la violazione del divieto di combattimenti o di competizioni non autorizzate tra animali (544-quinquies): la pena detentiva aumenta da uno a due nel minimo e da tre a quattro anni nel massimo. Sarà punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 5 mila a 30 mila euro anche chi partecipa a qualsiasi titolo ai combattimenti o alle competizioni. Aumentano le pene per l’uccisione o il danneggiamento degli animali altrui (art. 638): il reato diventa finalmente perseguibile d’ufficio, come quelli del titolo IX bis.
La pena passa da sei mesi a un anno nel minimo e da un anno a quattro anni nel massimo, ai quali un ordine del giorno chiede di aggiungere la multa da 10 mila a 60 mila euro. L’articolo sarà applicabile all’uccisione o al danneggiamento anche di un solo bovino o equino. Per tutti questi reati contro gli animali sono previste nuove aggravanti, con l’introduzione dell’articolo 544-septies: se i fatti sono commessi alla presenza di minori, se i fatti sono commessi nei confronti di più animali, se il fatto è diffuso attraverso strumenti informatici e telematici. Il divieto di tenere il cane alla catena, finora previsto solo da alcune leggi regionali, è introdotto a livello nazionale e sorretto da adeguate sanzioni (da 500 a 5 mila euro). Il testo prevede anche l’aumento delle pene pecuniarie previste dall’art 727 per l’abbandono o la detenzione degli animali in condizioni incompatibili, cha vanno dai 5mila ai 10mila euro. In combinazione però con quanto previsto dal nuovo Codice della strada, alzano la soglia minima dell’ammenda a 7mila euro.
“Questo – sottolinea Brambilla – è il cambiamento che in molti attendevano, credo che se ne coglierà presto la portata. Alla percezione di sostanziale impunità , che accompagna chi commette crimini contro gli animali, corrisponde un sentimento di profonda indignazione in ampi settori dell’opinione pubblica, di tutti gli orientamenti politici e culturali, un sentimento che non era e non è possibile ignorare. A chi invece sogna l’impunità solo perché le vittime sono animali e non possono neanche parlare, dico che continui a sognare o si trasferisca in un altro Paese, perché qui per l’impunità non c’è spazio. Da quattro legislature – conclude – porto avanti, e ne sono orgogliosa, questa battaglia di civiltà , che non ha colore politico, come dimostra il lavoro trasversale che facciamo nell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali”.
L'articolo Vietato tenere cani alla catena e pene più severe per chi maltratta gli animali: via libera alla Camera alla proposta di legge proviene da Il Fatto Quotidiano.
di Marco Pozzi
Oggi divaghiamo.
Dal 25 novembre al 3 dicembre si terrà Special Olympics European Basketball Week, con 25.000 atleti da 35 paesi europei. Nei campionati Special Olympics di basket è il partner (cioè il normodotato in campo) che deve limitare il suo modo di giocare; è una scelta sua valutare quale sia il modo più giusto di giocare: la morale è dunque autonoma.
Nel baskin invece le regole sono stabilite, e a quelle bisogna aderire per giocare: la morale è quindi eteronoma, cioè si agisce ricevendo fuori da sé stesso la norma della propria azione. Questa differenza rende il baskin per natura competitivo, poiché, se un soggetto ‒ cioè un giocatore ‒ non può agire con due obiettivi contrastanti ‒ cioè la vittoria e l’inclusione ‒ allora, solo se dall’esterno l’inclusione è assicurata con regole fissate, l’atleta si può dedicar alla vittoria, giocando in maniera competitiva.
Altrimenti si dovrebbe applicare interiormente una serie di leggi, sullo stile di Asimov:
1. Un atleta normodotato non può recar danno a un essere umano con disabilità né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano con disabilità riceva danno.
2. Un atleta normodotato deve giocare agonisticamente nella squadra, purché tali azioni non vadano in contrasto alla Prima Legge.
3. Un atleta normodotato deve attaccare o difendere individualmente, purché non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge.
Funzionerebbe un’etica così costruita?
Vengono alla mente alcuni pensieri di Immanuel Kant, che a morale autonoma ed eteronoma dedicò parecchie pagine. Nella Critica del giudizio troviamo la seguente osservazione: “Non è tuttavia fuor di luogo ricordare che in tutte le arti liberali è pure necessario qualche cosa di costretto, ovvero, come si dice, un meccanismo, senza del quale lo spirito, che nell’arte deve essere libero e che solo anima l’opera, non acquisterebbe corpo e svaporerebbe interamente (così, per esempio, nella poesia, la proprietà e la ricchezza della lingua, come la prosodia e la ritmica); non è inopportuna questa osservazione, perché parecchi dei nuovi educatori credono di favorire l’arte nel miglior modo, scartando da essa ogni costrizione e mutandola da lavoro in semplice gioco†(Immanuel Kant, Critica del Giudizio, Laterza, Bari-Roma, 2008, p. 285).
D’altronde la regola è un concetto essenziale per sport (la parola ‘regola’ viene dal latino regula, che è l’asticella usata per tracciare linee dritte). E giocare è allontanarsi dal mondo verso una sfera temporanea con una finalità tutta propria; è una limitazione nello spazio e nel tempo, dove si esclude la vita ordinaria; una porzione di universo separato, quasi uno spazio sacro, e non è un caso che quando si sale sul tatami per le arti marziali si esegua un inchino di rispetto. In tale porzione di universo si possono accettare o no le regole ‒ cioè si può giocare o no ‒ però se le si accetta non si può metterle in dubbio; chi le viola si aspetta una punizione, come ad esempio toccare la palla con le mani nel calcio. Il complesso di regole diventa così un concetto ideale.
Anche in questo senso il baskin, in quanto sport integrato, è affascinante. Le regole sono costruite da zero e consentono a tutti di aver le stesse possibilità in base alle proprie capacità , in un’allegoria di società utopica futura. Inoltre, s’inserisce nel curioso filone degli ultimi anni in cui stanno nascendo sport nuovi, il che stupisce non poco un pubblico di sportivi abituato a vedere e tifare sempre gli stessi, come fossero immutabili per definizione.
Eppure la logica che sta dietro il baskin la si assorbe rapidamente non appena si scende in campo (la nostra prima partita è stata senza saper neppure le regole, e non abbiamo sfigurato), oppure non appena ci si accomoda in tribuna e, dopo poche azioni, già si è entrati nello spirito del gioco appena conosciuto.
La progettazione ricorda proprio quella dell’insegnate di educazione fisica James Naismith al quale, nel 1891, fu chiesto di inventare uno sport per alunni durante i mesi invernali, al chiuso. E pochi anni dopo, nel 1895, sarebbe stato progettato anche il volley, che noi oggi associamo al basket in quanto entrambi sport di squadra popolari e praticati nelle stesse palestre. Secondo requisiti diversi, ma ancora in una scuola, per mano di un professore di educazione fisica, a partire dal basket è stato inventato il baskin.
pozzi_marco@hotmail.com
L'articolo Immanuel Kant giocava a baskin? proviene da Il Fatto Quotidiano.
Decine di medici e infermieri volontari saranno per quattro giorni in piazza del Popolo a Roma per offrire visite, screening e consigli gratuiti. Una “festa della prevenzione†dice Pasquale Riccio, presidente di Campus Salute. Un villaggio medico già organizzato in passato e reso possibile, dal 21 al 24 novembre, dai contributi di Asl Roma 1 e Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini con Regione Lazio, Comune di Roma e Ordine dei Medici di Roma, associazioni e sponsor.
Nei limiti del possibile, cittadini di tutte le età potranno accedere alla prevenzione in diversi ambiti: endocrinologia, cardiologia, ginecologia, ortopedia, fisioterapia, nutrizione e senologia. Le visite potranno essere effettuate da giovedì 21 dalle ore 15.00 alle ore 18.30, venerdì 22 e sabato 23 dalle 10.00 alle 18.30, con una breve pausa a metà giornata, e domenica 24 nella mattinata.
Dal 2010 ad oggi, Campus Salute ha erogato oltre 150 mila visite gratuite, raggiungendo 10 regioni italiane e arrivando anche in Serbia. Oltre alle visite mediche, il Campus Salute ospiterà anche eventi solidali e sportivi come il Festival della Letteratura Sportiva, un’occasione per coniugare benessere fisico e culturale.
L'articolo Festa della prevenzione: un fine settimana di visite gratuite a Roma grazie al Campus salute proviene da Il Fatto Quotidiano.
È morto padre Cesare Bonizzi. Conosciuto anche con il nome di Fratello Metallo o “Frate rock” per la sua carriera nel mondo della musica e, in particolare, nell’heavy metal. Una passione, quella del religioso, che lo ha portato ad usare le sue canzoni come strumento di evangelizzazione e preghiera. Padre Bonizzi, nato ad Offanengo, in provincia di Cremona, era iscritto all’Ordine dei Francescani. Si è spento all’età di 78 anni nell’infermeria del Convento dei Frati Minori Cappuccini di Bergamo: nella stessa chiesa saranno celebrati i funerali oggi, 21 novembre alle 15.
Decimo di dieci fratelli, Bonizzi era stato operaio e rappresentante di commercio, prima di prendere i voti, nel 1983, prestando servizio al Centro Pastorale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Sviluppò la sua passione per il metal durante un concerto dei Metallica, agli inizi degli anni Novanta.
Così maturò l’idea di fondare un suo gruppo musicale, Fratello Metallo, con cui si esibì sui palchi di diversi festival. Tra questi, Bonizzi ha anche aperto diverse edizione dei Gods of Metal, uno dei principali festival italiani dedicati al genere, che fecero conoscere i Fratello Metallo al grande pubblico. Dopo 16 album autoprodotti, Bonizzi abbandonò la scena musicale nel 2009, quando decise di ritirarsi nel convento di Barbarano di Salò, sul lago di Garda. Con un video su YouTube annunciò il suo ritiro dal mondo della musica, perché “il diavolo lo ha fatto diventare troppo celebre per i suoi gusti, seminando zizzania tra lui e il suo staff”.
L'articolo È morto padre Cesare Bonizzi “Fratello Metallo”, famoso per le sue esibizioni ai Festival heavy metal. Poi l’addio alle scene: “Il diavolo mette zizzania” proviene da Il Fatto Quotidiano.
Emma Marrone è stata una delle ospiti della prima puntata dello show “This Is Me”, condotto da Silvia Toffanin in prima serata su Canale 5. L’artista ha vinto la nona edizione di “Amici di Maria De Filippi” e ha commentato alcune delle immagini del suo percorso dentro la scuola.
Erano mesi speciali e durissimi per la cantante: “Stavo uscendo dalla prima battaglia contro il cancro, ha detto – ero molto fragile e debole. Pensavo che la musica non era la mia strada, mamma chiamò la redazione di Amici. Feci il provino a giugno ed è cambiata la mia vita. Mi sembra ieri. Sono sempre stata una persona con una personalità spiccata. Venivo scambiata per arrogante. Sicuramente ero molto arrabbiata in quel periodo, arrivavo da una situazione di salute tremenda, ero spaventata”.
Una volta entrata a scuola Emma non ha detto a nessuno del suo stato di salute, naturalmente lo sapeva solo Maria De Filippi: “A lei lo dissi perché dovevo tenerlo sotto controllo. La mia voce in quel momento rifletteva la mia anima. Ero giovane, arrabbiata con la vita, ma volevo prendermi la mia rivincita. Ad Amici sono stata capita. Maria De Filippi ha voluto investire, scovare, e qualcosa di buono è uscito fuori. Lei è la mia spalla ancora oggi. Lei è il mio punto di riferimento, è importante. Poi ringrazio il pubblico che da 15 anni mi sostiene, mi vuole bene”.
Poi un bilancio finale dopo tanti anni di carriera: “Non era scontato, sono onorata di far parte di questo mondo della musica. Dedico tutto a me stessa, ma il grazie principale va alla mia famiglia che mi ha lasciato la libertà . I miei genitori si sono sempre comportati da genitori, non sono stati invadenti, ma sono rimasti i miei genitori. Mamma si comporta da mamma”.
L'articolo “Ero molto fragile, debole e arrabbiata. Stavo uscendo dalla prima battaglia contro il cancro. Mi chiamarono ad Amici e cambiò tutto”: Emma a This Is Me proviene da Il Fatto Quotidiano.
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, è tornata per un momento alla sua vecchia professione di dottoressa durante un volo aereo. L’episodio è avvenuto mentre la leader europea, di ritorno dal G20 di Rio de Janeiro, stava viaggiando da Zurigo a Bruxelles. A bordo, un passeggero ha accusato un malore, e l’equipaggio ha chiesto se tra i presenti ci fosse un medico. Von der Leyen ha risposto all’appello e ha offerto il suo aiuto.
La notizia è stata riportata dai media svizzeri e successivamente confermata dalla portavoce della Commissione europea, Arianna Podestà . “Un passeggero ha avuto bisogno di cure mediche durante il volo. Come avviene in questi casi, il personale di bordo della compagnia aerea ha chiesto se qualcuno tra i passeggeri avesse conoscenze mediche”, ha spiegato. “La presidente ha fornito assistenza al passeggero in difficoltà fino al nostro atterraggio e il personale medico lo ha preso in carico”. Il volo è poi atterrato senza problemi all’orario previsto a Bruxelles.
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Horror, comicità , lieto fine, supereroi: generi cinematografici diversi, ma nelle Domeniche Bestiali, si sa, ce n’è per tutti i gusti. C’è chi emula titoli di cult americani, ovviamente però andando oltre e cambiandone il senso; chi prova a indossare le (striminzite) vesti di personaggi fantastici e supereroi, chi invece si cimenta nella comicità in stile cinepanettone. E non può mancare, con l’avvicinarsi del Natale, anche la commedia strappalacrime.
NON CHIUDETE QUELLA PORTA
Nelle Domeniche Bestiali si fa sovente il contrario di ciò che si dovrebbe fare, e dunque anche del titolo della fortunata serie cinematografica creata da Tobe Hooper, Non aprite quella porta. Difatti in Prima Categoria Campania frutta 110 euro di multa al Città di Sant’Arpino il remake, che in sostanza è Non chiudete quella porta: “Alla fine della gara, nel mentre il ddg si dirigeva presso gli spogliatoi, veniva accerchiato da dirigenti della società che protestavano veementemente; tali proteste proseguivano sino agli spogliatoi ed in particolare gli stessi tentavano di evitare che il ddg chiudesse la porta del detto spogliatoio. La situazione ritornava alla calma solo dopo l’intervento dell’organo tecnico Domenico Castaldoâ€.
BONIFIC BONIFACE
I calciatori sono ricchi, i tifosi molto spesso no. E in Nigeria poi è noto che le condizioni sociali ed economiche non sono certo delle migliori. Victor Boniface, attaccante delle Super Eagles, lo sa e dopo la partita della nazionale ha sorpreso i fan che gli chiedevano una mano: dal pullman si è fatto indicare l’Iban di un conto corrente e ha immediatamente fatto partire un bonifico, indicando di dividerlo tra i tifosi presenti.
L’INCREDIBILE HULK ASTIGIANO
E sì, perché Hulk deve essere per forza americano e alter ego di uno scienziato statunitense, e non di un calciatore delle serie minori astigiane? Basta guardare infatti cosa avviene nella Promozione Piemontese, dove lo Spartak San Damiano è stata multata con questa spiegazione: “Si segnala la responsabilità oggettiva della società Spartak San Damiano per il danneggiamento della panchina, divelta da un giocatore non identificato da parte dell’assistente arbitrale n.1â€. Una panchina divelta è roba da Hulk, mentre l’assistente arbitrale sarà sicuramente un uomo del generale Ross, pare infatti abbia condito il referto dichiarando: “Coj ‘d San Damian i tiro la pera e scondon la manâ€.
AMICI AMICI
Eh già , con questi amici chi ha bisogno di nemici? Deve averlo detto David Luiz nella partita tra il suo Flamengo e l’Atletico Mineiro, quando ha ricevuto un fallo durissimo: un intervento a gamba tesa in pieno costato che l’ha mandato momentaneamente ko. Per fortuna David Luiz non ha avuto gravi conseguenze nel subire quel fallo durissimo ed è riuscito a rialzarsi poco dopo, non lesinando di chiedere, giustamente, il cartellino rosso per chi gli aveva fatto quel fallo… ovvero il suo compagno di squadra, l’ex difensore della Juventus, Alex Sandro.
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