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Recensione: Una società senza padre è una società , per il medico e psicoanalista tedesco A. Mitscherlich, in cui c’è una “totale svalutazione” della figura paterna, senza alcun investimento emotivo ed affettivo, priva di processi evolutivi di identificazione e dunque carica di sentimenti di frustrazione, impotenza e aggressività . Oggi, la società , in preda ad una crisi di identità , mentre tende a sopprimere questa figura, risulta incapace di modificarne l’immagine e il ruolo, alimentando nel bambino nuove fonti di angoscia. Siamo di fronte ad una società piena di adulti “bambinizzati” e di bambini “adultizzati”. Anche la coppia è scomparsa. Non esiste più la concezione della famiglia come “unione”, secondo l’idea di Paolo del “duo in carne una”.
L’acquisizione da parte della donna di ruoli considerati maschili ha dato il via all’accoglienza di aspetti più femminili da parte dell’uomo. Il mondo degli adulti, pensiamo ai modelli proposti dal mondo della moda e della televisione, presenta sempre più profili di incerta identità . Non si sa se essi siano maschi o femmine.
La spinta antiautoritaria comincia a crescere agli inizi degli anni Sessanta, quando prende l’avvio la nascita di società prive di gerarchie che l’autore chiama “società senza padre”. Nell’era definita “ipermoderna” o “postmoderna”, l’ideale paterno è in “disfacimento”, è un totem da abbattere in quanto simbolo di una società patriarcale. Cresce così una situazione di degrado etico espressa da crimini commessi contro i propri genitori o i propri figli insieme con una molteplicità di comportamenti che riducono l’esistenza a una continua ricerca edonistica e individualistica. Tutti sintomi di una patologia dalla quale affiora la scomparsa del padre.
La strada da intraprendere è quella di informare l'educazione, da parte di tutte le agenzie predisposte (famiglia, scuola, Stato, media), affinché formi delle menti critiche. Non è certo un compito facile, ma è un compito fondamentale, perché strettamente legato al problema della sopravvivenza dell'organizzazione umana nelle aree delle grandi società senza padri.
Nel quadro di una societĂ che tende ad una organizzazione orizzontale, fraterna, la struttura familiare dovrĂ certamente conquistarsi un nuovo ordine, una nuova stabilitĂ , un equilibrio migliore, per esempio una paritĂ vera fra uomo e donna.
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