Nota sull'autore: Agnolo Firenzuola (o Fiorenzuola), ovvero Michelangelo Gerolamo Giovannini da Firenzuola (Firenze, 28 settembre 1493 – Prato, 27 giugno 1543), è stato uno scrittore italiano. Agnolo, il cui cognome deriva dall'omonimo borgo sugli Appennini, dal quale proveniva la sua famiglia, nacque da Bastiano de' Giovannini e da Lucrezia Braccesi, figlia dell'umanista Alessandro Braccesi del quale il marito era stato segretario.
Crebbe in un ambiente umanistico, trascorrendo buona parte dell'adolescenza dietro agli studi delle lettere. Studiò giurisprudenza a Siena ed a Perugia, dove divenne amico di Pietro Aretino. Fu monaco vallombrosano, ricavando dalla sua professione benefici ed onori. Trasferitosi a Roma nel 1518, fu procuratore dell'Ordine vallombrosano presso la Curia e abate di Santa Prassede.

Argomento della commedia: L'argomento della commedia è arruffato e inverosimile. Giovanni, avendo perduto la moglie Lucrezia, sorella di Uguccione, la crede morta. Giovanni e Uguccione, ritrovandosi a Viterbo, s' innamorano entrambi
di Angelica, figlia di Mona Violante, senese. Costei per contentar la figlia e per consolar se stessa nella vedovanza, una sera invita i due innamorati a casa sua, all' insaputa l'uno dell'altro. Golpe servo di Gio vanni, per aiutare il padrone nella conquista di Angelica, sparge la falsa voce che Uguccione abbia segretamente sposato la sorella di Alessandro Amadori da lui prima amata e che Mona Violante abbia promesso la figlia a Giovanni. Ma Uguccione per mezzo del suo servo Dormi scopre l'inganno di Golpe, il quale si scusa dicendo che cosi aveva fatto per impedire che i due padroni si ritrovassero insieme da Mona Violante. Intanto la notizia del matrimonio segreto era giunta all'orecchio della sorella dell' Amadori, che, piena di gioia, credette Uguccione pronto a tornare a lei. Golpe per ingarbugliare la matassa, le dà a credere che Uguccione non la vuol più e che sposa Angelica. Ne seguono mille incidenti; Uguccione tenta di fare imprigionare Golpe, causa dei suoi mali, ma costui con una favola fa vestire dei suoi panni messer Rovina, che viene naturalmente arrestato. Dopo questa scena ad un tratto tutto diviene chiaro: in quanto si viene a sapere che Mona Violante non è madre di Angelica, che Angelica è Lucrezia, moglie di Giovanni e sorella di Uguccione. Quindi Giovanni riprende la sua Lucrezia, Uguccione sposa la sorella dell' Amadori, costui la vedova: dal triplice matrimonio il nome della commedia.