Recensione: Edward Sapir, l'autore (1884 – 1939) era un etnologo e soprattutto linguista statunitense; esponente della linguistica strutturale è stato il teorizzatore dell'Ipotesi di Sapir-Whorf(in linguistica, l'ipotesi di Sapir-Whorf o Sapir-Whorf Hypothesis, in sigla SWH, altresì conosciuta come "ipotesi della relatività linguistica", afferma che lo sviluppo cognitivo di ciascun essere umano è influenzato dalla lingua che parla. Nella sua forma più estrema, questa ipotesi assume che il modo di esprimersi determini il modo di pensare) e uno tra i primi a compiere ricerche approfondite sul legame tra antropologia e linguistica: secondo Sapir la lingua influirebbe sul pensiero delle persone.
Edito da Einaudi con una introduzione di Paolo Valesio, questo libro è un classico e viene presentato da molti come una delle migliori introduzioni alla linguistica presenti sul mercato. Al suo interno troviamo un linguaggio molto originale, ma anche preciso, che rende la lettura non pesante e interessante per tutti gli studiosi del campo. Consigliatissimo per chi ovviamente studia linguistica a livello professionale e universitario, ma anche per chi si interessa a questa materia per hobby. Il manuale di Sapir si distingue infatti per l'equilibrata fusione di tre elementi: una solida base costituita dalla communis opinio scientifica, uno stile seriamente divulgativo e brillante, una forte dose di originalità, sia propriamente scientifica, sia per quanto riguarda l'approccio culturale generale.