Recensione da ciao.it: 12 racconti bui che hanno spunto da fatti di cronaca. (l’80% reati di pedofili) Sempre storie di sopraffazione e povertà che viste dalla parte della vittima ci mettono in primo piano lo stupore per il tradimento degli adulti e il contrasto tra l’ingenua bontà e la contorta cattiveria e depravazione. Il libro è composto di sole 215 pagine che si leggono in pochissimo tempo.
Si comincia con la storia di Gram, 7 anni, un bambino delicato, molto amato dalla sua mamma-bambina - 23 anni, che lo tratta come un bambolotto e dal padre, bello come un Gesù con i capelli lunghi ed un orecchino che Gram si diverte a far dondolare. Entrambi costretti dal lavoro a lasciarlo solo in casa per diverso tempo. Ha una decina di trenini, il papà gli ha sistemato i binari nel corridoio di casa così può giocare durante la loro assenza.
L’amore per gli uccellini (piccioni) lo porta a stare al balcone ore per seguire incantato il loro volo spericolato alla ricerca di cibo. Un pedofilo per strada non poteva farsi sfuggire questa occasione…….
Non dico nulla sulle altre 11 storie, tutte sembrano uniche, e poi tutte diventato uguali nell’epilogo, unite dalla ricerca affannosa del colpevole da parte della commissaria Adele Sòfia. Alta, bionda, esile, con spallucce da bambina triste che si chiede che mestiere è mai il suo che ha sempre a che fare col dolore umano; tutto questo mentre si lascia andare alla sua sfiziosa abitudine di masticare rondelle o pesciolini neri di menta alla liquorizia. Mentre tu lettore avresti sperato in uno spiraglio di luce e ti chiedi: forse avrebbe potuto…….se solo avesse……..ma poi il racconto è già fatto tutto pronto lì davanti con il finale che non volevi ma che sai già quale sarà. Ogni volta rimani male e ogni volta pensi e ti auguri che, anche se queste cose succedono nel mondo, non potranno mai accadere ai tuoi cuccioli.