Recensione: Nancy Pertinace, di origini siciliane ma americana di adozione, è diventata una donna bellissima, intelligente, carismatica e rispettata. Il suo passato è costellato di avvenimenti tragici, che le hanno lasciato brutti ricordi e temprato il carattere, e l’ambiguità continua a connotare anche il suo presente. Nel giorno della sua Prima Comunione assiste all’omicidio del padre, bersaglio innocente dell’errore di un killer della mafia. L’episodio la sconvolge, la fa chiudere nel silenzio e decide solennemente di vendicare la morte del genitore, ad ogni costo. La vediamo crescere con propositi di vendetta, circondata da uomini di Cosa Nostra e in un clima che non sembra dispiacerle, ma nel quale si muove abilmente grazie alla sua determinazione. Desiderata da molti uomini, ne amerà fino in fondo solamente uno: il responsabile della morte di suo padre. Nancy non avrà dubbi sulla scelta da effettuare, le promesse vanno mantenute perché lei è una donna d’onore, e l’onore siciliano non prevede eccezioni. Vedremo la sua carriera evolversi rapidamente verso l’alto, studiare per diventare avvocato e poi prodigarsi per un avvenire in politica, perché la sua ambizione è diventare sindaco di New York, città nella quale la sua famiglia sembra avere mani dappertutto.
Da questo romanzo è stato tratto l’omonimo sceneggiato in tre parti, con Carol Alt, premiato con il Telegatto nel 1990, cui è stato mandato in onda anche un sequel.